FORME DI ALLEVAMENTO DELLA VITE
Nella nostra sezione Vino e dintorni, oggi qui a Tarallucci e vino vogliamo parlare dei diversi sistemi di allevamento della vite, la cui scelta ha lo scopo di far raggiungere alla pianta un equilibrato rapporto con l’ambiente per captare al meglio l’energia solare e poter effettuare più fotosintesi clorofilliana al fine di ottenere più uva e più zuccheri.
Possiamo classificare in questo modo le forme di allevamento della vite:
- Secondo la carica di gemme presenti su una pianta – sono a carica bassa (Guyot, Alberello, Cordone speronato, etc.) oppure a carica alta (Tendone, Pergola, Alberate);
- Secondo l’espansione della vite e l’altezza dell’impalcatura dal suolo – a espansione limitata (basso carico di gemme), a espansione medio elevata (maggiore carica di gemme);
- Secondo il sistema di potatura – corta (Alberello, etc.), lunga e mista (Sylvoz, Pergola, Tendone).
Entriamo un po’ più nello specifico:
Alberello
E’ una forma di allevamento senza sostegni ed è adatta sia per zone siccitose che per quelle fredde.
Non favorisce la meccanizzazione e comporta basse produzioni.
E’ una forma di allevamento che si adatta ai terreni poco fertili e a quelli siccitosi. Ve ne sono diversi tipi: semplice (un solo capo a frutto), doppio (due capi a frutto), Casalese, Multiplo o Palmetta .
Capovolto
E’ un sistema che favorisce una buona produzione e consente la meccanizzazione, è un Guyot modificato, ed è costituito da un ceppo dal quale partono il capo a frutto piegato verso il basso e uno sperone.
E’ costituito da un ceppo verticale che si prolunga in senso orizzontale in un cordone nel quale sono inseriti speroni. E’ una forma di allevamento che ben si adatta a terreni mediamente fertili. Si può avere il Cordone Speronato Bilaterale (due cordoni che partono in senso opposto) ed il Cordone Speronato Sovrapposto (in cui ci sono 2 cordoni sovrapposti in senso verticale).
Richiede poca manodopera, ben si adatta alla meccanizzazione.
E’ adatto a terreni fertili e freschi ed è costituito da un fusto verticale prolungato in un cordone orizzontale dal quale partono 6-8 capi a frutto potati lunghi.
Ve ne sono di vari tipi:
1) Trentina (che presenta il tetto inclinato per favorire l’insolazione e l’arieggiamento e c’è il tipo semplice diffuso in collina e il tipo doppio in pianura)
2) Veronese (che ben si adatta a terreni freschi e fertili e permette di ottenere elevate produzioni)
3) Romagnola
4) Canavesana.
E’ un sistema di allevamento che si usa in Italia centrale e meridionale.
E’ adatto in pianura per terreni freschi e fertili, ed è un impianto che costa molto.
G.D.C. o Geneva Double Courtain
In pratica è una doppia spalliera particolarmente adatta alla potatura e alla raccolta meccanica.
Qui la vite è sostenuta da tutori vivi (alberata Casertana).
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!