Coda alla vaccinara
Oggi la nostra Roberta ha preparato un piatto tipico della cucina romana, la coda alla vaccinara, e l’ha condivisa con noi di Tarallucci e vino.
Una ricetta che ha origine nel cuore di Roma, in particolare nel rione Regola dove abitavano i vaccinari, e dove la coda alla vaccinara era considerata la “regina” del quinto quarto, cioè di quel che rimane della bestia vaccina dopo che sono state vendute alle persone benestanti le parti pregiate.
Oltre alla coda, del quinto quarto fanno parte anche la trippa, la pajata, il cuore, la milza, e tutte le frattaglie.
Vi è mai capitato di mangiare la coda alla vaccinara in una delle trattorie tipiche romane dove, a differenza di come l’ha preparata Roberta, potete gustare la ricetta classica e tradizionale che prevede l’utilizzo, tra gli altri ingredienti, anche di uvetta, cacao e pinoli.
Fateci sapere, intanto vi lasciamo alla ricetta della nostra Roberta.
Noi abbiamo avuto l’onore di assaggiarla e vi possiamo assicurare che le è venuta benissimo?
Una vera specialità!
4 persone
2 ore circa
Media difficoltà
Costo basso
Ingredienti Coda alla vaccinara
- 8 pezzi di coda di vaccina
- Olio extra vergine d’oliva
- 1 bicchiere di vino
- 1 bicchiere di acqua
- Pomodorini
- 2 coste di sedano
- Mezza carota
- Sale q.b.
Preparazione Coda alla vaccinara
Prendere gli 8 pezzi di coda di vaccina, già tagliati dal macellaio, e metterli in un tegame con l’olio extra vergine d’oliva e il sale e far rosolare tutto per un po’.
Aggiungere poi le due coste di sedano tagliate a pezzetti e la mezza carota.
Aggiungere quindi sia il bicchiere di vino che quello di acqua e lasciar cuocere a fuoco basso per circa 2 ore.
A cottura quasi ultimata aggiungere anche 10 pomodorini tagliati a pezzetti e lasciar insaporire tutto insieme che qualche minuto.
Alla fine servire il piatto di coda alla vaccinara ben caldo.
Buon appetito!
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